Il cash&carry rilancia su relazione, servizi e omnicanalità

Le principali insegne italiane del canale affinano assortimenti, logistica e formazione per essere sempre più vicine alle esigenze del mondo Horeca
Il cash&carry rilancia su relazione, servizi e omnicanalità

In un contesto fuori casa in continua trasformazione, le insegne del cash&carry continuano a rappresentare un punto di riferimento per i professionisti dell’Horeca. Oggi più che mai, questo canale si distingue per la capacità di offrire non solo ampi assortimenti e referenze selezionate, ma anche servizi su misura, digitalizzazione e un forte radicamento territoriale.

L’obiettivo comune è stringere relazioni sempre più solide e personalizzate con i clienti, rispondendo con tempestività alle loro esigenze in evoluzione. Accanto a freschi, freschissimi, surgelati e referenze per la mixology, crescono le gamme di prodotti locali e a marchio del distributore, sempre più segmentati in funzione delle necessità degli operatori. Oltre alla varietà dell’offerta, è il fronte dei servizi a fare la differenza: delivery, click&collect, prenotazione dei freschi, consulenza e formazione diventano asset strategici, insieme a una digitalizzazione diffusa che trasforma i punti vendita in veri hub omnicanale.

È il caso delle insegne protagoniste del focus dedicato al cash&carry nell’Annual Report Distribuzione, di cui anticipiamo qui i punti salienti.

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Le nuove direttrici del Cash&Carry

Metro Italia continua a investire in una strategia di piena multicanalità, evolvendo i suoi punti vendita in veri e propri Multichannel Fulfillment Center (MFC). “L’obiettivo è creare un’infrastruttura logistica moderna, integrata e digitale, capace di servire i professionisti dell’Horeca in modo rapido ed efficace”, spiega Andrea Colombo, Head of Delivery Operations di Metro Italia. L’assortimento, già molto ampio, si arricchisce costantemente di referenze locali – oltre 7.000 quelle oggi a scaffale – e si integra con i servizi digitali offerti tramite la piattaforma DISH, che supporta i ristoratori nella gestione delle prenotazioni, del menù e del marketing online. A questo si aggiunge l’importante lavoro sul fronte della formazione: “Attraverso le nostre Metro Academy offriamo percorsi specifici per accompagnare la crescita del settore. Formiamo i professionisti, ma ascoltiamo anche i loro bisogni per evolvere la nostra offerta”. Le nuove aperture di cash&carry e depositi in punti strategici rafforzano ulteriormente la presenza sul territorio.

Maiora presidia il canale con 14 cash&carry distribuiti tra Puglia, Basilicata, Calabria e Campania, territori in cui l’insegna ha costruito un rapporto diretto con la clientela professionale. “Crediamo in un approccio sartoriale alla relazione con i clienti Horeca. Ogni punto vendita ha caratteristiche specifiche, studiate sulla base delle esigenze locali”, afferma Grazia Scaringella, Direttore Vendite Canale Cash&Carry. Particolare attenzione è riservata ai prodotti freschi, freschissimi e del territorio, che costituiscono una leva distintiva dell’assortimento. Maiora ha inoltre potenziato il servizio di consegna, sviluppando una divisione delivery dedicata e autonoma rispetto ai cash&carry, in grado di gestire le richieste con efficienza e flessibilità. “Il delivery non è più un semplice supporto, ma un vero e proprio asset strategico. Vogliamo portare il punto vendita a casa del ristoratore”. Tra le novità più rilevanti, l’acquisizione dei sei punti vendita Regina rafforza la rete, mentre l’insegna Altasfera viene sempre più valorizzata come brand dedicato espressamente ai professionisti del fuoricasa.

Il Consorzio Altasfera sta costruendo un modello di cash&carry collaborativo e scalabile, forte di una rete composta da 25 punti vendita nel Sud Italia e nelle Isole, con il supporto del partner Market Ingross in Emilia-Romagna. Altasfera è un progetto italiano che nasce dalla collaborazione tra imprenditori indipendenti e punta a sviluppare sinergie reali: logistiche, commerciali e strategiche”, racconta Giuseppe Mellone, Direttore del Consorzio. L’headquarter di Assago (MI) è il centro decisionale che coordina e aggrega le esigenze dei soci, in un dialogo continuo con i fornitori e l’industria. “Ogni nostro socio conserva la propria identità, ma lavora in un’ottica di squadra per offrire un servizio coerente e competitivo sul territorio”. Cresce il peso delle private label, con lo sviluppo di linee sempre più mirate alle necessità dell’Horeca, e si punta a estendere il modello anche in nuove aree geografiche, mantenendo la flessibilità del formato.

Il Gruppo Sogegross, con l’insegna GrosMarket, porta avanti una strategia di servizio totale al cliente professionale. “La nostra visione è chiara: essere al fianco del ristoratore con una proposta full service che integri fisico, digitale e relazionale”, spiega Flavio Zago, Direttore Canale Cash&Carry. I cash&carry dell’insegna vengono costantemente aggiornati con un focus sui freschi, i surgelati e le referenze ad alto valore aggiunto, mentre cresce l’integrazione con l’e-commerce, il servizio Buy&Go, il delivery e il click&collect. “Vogliamo che il cliente possa scegliere liberamente come, dove e quando acquistare, mantenendo sempre lo stesso livello di servizio”. Centrale anche il ruolo della consulenza, grazie a personale formato che accompagna il cliente nella costruzione dell’offerta di ristorazione. La trasformazione digitale è un elemento chiave, insieme al rinnovamento della rete: “Abbiamo da poco avviato il restyling di alcune sedi storiche e prevediamo nuove aperture nei prossimi anni, sempre con un’attenzione massima alle esigenze reali dell’Horeca”.

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