Distribuzione automatica, +10% fatturato 2022. Timori per norme sul packaging

Secondo lo studio di Ipsos per Confida, continua la risalita del settore in Italia con quasi 4 miliardi di consumazioni. Caffè bevanda preferita per il 57%. Salgono energy drink, bibite fredde, barrette ai cereali
Distribuzione automatica, +10% fatturato 2022. Timori per norme sul packaging

Non si ferma la crescita della distribuzione automatica in Italia nel post-Covid: il settore ha chiuso il 2022 con un +10% di fatturato (1,5 miliardi) sull’anno precedente, a cui si aggiungono i 384 milioni dell’OCS (Office Coffee Service), il servizio di caffè in capsule e cialde. Quasi 4 miliardi invece le consumazioni (+5% sul 2021), che confermano il comparto italiano leader a livello europeo con più di 30mila addetti, 3mila imprese e oltre 830mila vending machine installate. I dati emergono dallo studio condotto da Ipsos per Confida, associazione di riferimento nel mondo del vending.  

L’andamento, seppur ancora sotto i livelli del 2019 (-16% fatturato, -19,2% consumazioni), orienta a un outlook positivo, anche se il nuovo Regolamento Europeo sul packaging getta non poche ombre sull’effettiva ripresa del settore, proteso in una fase di massimo sforzoper l’avvio di progetti di recupero e riciclo della plastica.

“I dati fotografano un comparto resiliente, in costante crescita e che continua a impegnarsi nell’innovazione sostenibile, come dimostrano i molti progetti avviati, tra cui RiVending per il recupero e il riciclo di bicchieri e bottigliette in plastica alle vending machine – commenta Massimo Trapletti, presidente di Confida –. Tuttavia, i contenuti del nuovo Regolamento Europeo su imballaggi e rifiuti da imballaggio (PPWR) destano forti preoccupazioni. Se fosse approvato nei termini della proposta in discussione, vanificherebbe gli investimenti che l’Italia ha fatto nel riciclo degli imballaggi e che l’hanno portata a posizionarsi prima in Europa per il riciclo pro-capite. Rispetto agli attuali obiettivi europei fissati al 2025, infatti, l’Italia ha già superato i target di riciclo post-consumo di questi materiali, con quasi il 74% rispetto al 65% previsto dall’Europa”.

Massimo Trapletti, presidente di Confida

Al distributore vince il caffè

Nel 2022 gli italiani hanno bevuto alle vending machine quasi 2,3 miliardi di caffè (+1,03%), pari al 57% delle consumazioni totali del settore, dato che conferma questa bevanda come la regina delle pause negli uffici, nelle università e in molti luoghi di aggregazione. Evidenza che certifica la leadership dell’Italia anche nella produzione e vendita delle vending machine, con il 70% dellemacchine destinato al mercato estero.

Accanto al caffè tradizionale gli italiani tra il 2021 e il 2022 hanno aumentato anche il consumo di ginseng (+13%), tè (+2,65%) cioccolata calda (+2,73%) a discapito del caffè d’orzo (che invece perde il 2,11%).

Sarà forse per un’estate rivelatasi lunga e afosa, ma nel 2022 le vending machine hanno distribuito più bevande fredde (+11,9%).In particolare sono cresciuti in modo evidente gli energy drink (+26,5%) e il tè freddo (+18,4%). E, a proposito di bevande fredde, l’acqua naturale continua a registrare i volumi più alti (oltre 392 milioni di consumazioni, +11,79%) anche se a segnare il balzo maggiore sono state le bevande a base di frutta (+33%).

Con riapertura scuole trionfano gli snack

Con la riapertura a pieno regime delle scuole dopo la pandemia, gli snack sono tornati a essere l’alimento più gettonato ai distributori: il trend è guidato da quelli salati (+22,3%) seguiti dagli snack al cioccolato (+22,27%). Tra i salati, i prodotti preferiti dagli italiani nel 2022 sono stati patatine (+26,17%) e schiacciatine (+24,75%) mentre chi sceglie una pausa dolce predilige i biscotti (+25,6%) e le barrette di cioccolato (+23%).

Nei mesi caldi, invece, il gelato l’ha fatta da padrone (+18,51% di consumazioni), con il biscotto (+49%) in cima alle preferenze.

Da sottolineare il balzo in avanti delle barrette ai cereali (+15,8%) di cui è aumentata in maniera significativa la richiesta da parte dei consumatori, insieme alla frutta secca e disidratata (+16,6%) e,tra i prodotti freschi, gli spuntini al formaggio (+14,12%).

La fotografia del confectionery (+21,5%) mostra invece che le caramelle, pur incidendo in modo lieve sull’andamento del comparto, nel 2022 sono cresciute più del doppio (+35%) rispetto ai chewing gum (+17%).

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