La Filetteria Italiana, 10 ristoranti in apertura dopo il crowdfunding

Il gruppo specializzato nella ristorazione della carne ha raccolto un milione dalla campagna di finanziamento su Crowdfundme e investirà anche nell'intelligenza artificiale
La Filetteria Italiana, 10 ristoranti in apertura dopo il crowdfunding

Per La Filetteria Italiana, il risultato della campagna di finanziamento dal basso ha raddoppiato gli obiettivi base, con un milione di raccolta contro i 500.000 euro fissati inizialmente (fino a un massimo di 1,5 milioni).

E ora il brand di punta del gruppo Sun Tzu si prepara a mettere in campo le strategie per la crescita. Sono in arrivo dieci nuovi ristoranti tra Italia ed estero e una serie di investimenti mirati a introdurre l’intelligenza artificiale in tutte le cucine del gruppo di ristorazione.

18 varianti di Filetto

La Filetteria Italiana è il brand di punta del gruppo Sun Tzu, specializzato in format di ristorazione, ed è il primo ristorante creato dalla mente del founder, Edoardo Maggiori, nel 2015. La sua caratteristica, come dice il nome scelto per definire il marchio stesso, è la specializzazione sul filetto. In menu ne compaiono 18 varianti: zebra, canguro, bisonte, cammello, coccodrillo, renna e naturalmente le grandi razze bovine del mondo, dalla finlandese sashi alla giapponese wagyu fino alle italiane chianina e fassona.

La catena conta 7 ristoranti su Milano, a marzo sarà inaugurata una Filetteria a Como ed entro l’estate apriranno due locali a Roma. Dal 2018, con la moltiplicazione dei ristoranti, La Filetteria Italiana è stata costituita come gruppo retail e oggi rientra sotto la holding Sun Tzu.

Intelligenza artificiale in cucina

Grazie ai fondi raccolti con il crowdfunding, per il quale La Filetteria Italiana si è affidata a Crowdfundme, si punta al raddoppio del numero di locali, ma anche all’implementazione di un sistema di Crm per ottimizzare la gestione dei processi di acquisto, selezione e vendita e semplificare i processi di prenotazione, in un’ottica di miglioramento della redditività.

Infine, sarà avviato il percorso per aumentare la presenza della robotica e dell’intelligenza artificiale all’interno dei ristoranti, per automatizzare i processi culinari.

Attualmente il gruppo Sun Tzu ha già dotato tutti i ristoranti La Filetteria Italiana di cocktail machine, delle consolle automatizzate dotate di touch screen per la creazione di drink, in cui il bartender interviene nella finalizzazione del bicchiere con ghiaccio e garnish.

Il progetto di intelligenza artificiale kitchen robot, invece, prevede l’inserimento all’interno delle cucine di La Filetteria Italiana di alcune macchine per la porzionatura e la cottura della carne.

La società precisa che i robot non andranno a incidere sulla presenza di personale in cucina, ma andranno a ottimizzare la preparazione e la giustezza della cottura, anche in termini di piacevolezza del gusto e di esperienza sensoriale. L’obiettivo è dotare tutti i ristoranti di kitchen robot in un tempo stimato di due anni.

Fatturato decuplicato in quattro anni

A convincere gli investitori è stato anche il risultato economico raccolto negli anni da La Filetteria Italiana. Dai 730.000 euro di ricavi ottenuti nel 2019, il fatturato è salito a 5,545 milioni di euro nel 2021 con un Ebitda di oltre il 9%, e la chiusura del fatturato 2022 si attesta a 7,8 milioni di euro. Inoltre, La Filetteria Italiana è considerata un’attività facilmente replicabile nelle maggiori città italiane e nelle grandi capitali europee.

Oltre a La Filetteria Italiana, la capogruppo SunTzu Consulting è proprietaria di altri brand: El Takomaki (sushi e tex mex), che è in fase di trasformazione e diventerà una trattoria tipica messicana con il nome di El Tacomas, il format di sushi di carne Magnakì e la trattoria Anita Riso e Cotoletta. In totale, sono 18 ristoranti di cui 6 aperti nel 2021 durante la pandemia, tutti a Milano e uno a Bologna, a gestione diretta.

Si guarda all’estero

“Un grande successo che dimostra l’interesse del pubblico degli investitori per una realtà innovativa e tecnologicamente avanzata, un unicum nel panorama della ristorazione italiana”, ha commentato il founder e ceo Edoardo Maggiori, 30 anni. Con il suo socio Andrea Lupo, 29 anni, ha dato vita al gruppo Sun Tzu Consulting. Con l’arrivo nel team di Fabrizio Frombola e di altre figure manageriali Sun Tzu è pronta per crescere ulteriormente sviluppando i vari brand con aperture (a gestione diretta, con partnership locali o in forma di franchising) prima in varie città italiane e a seguire all’estero in città come Londra, Dubai, Parigi, Monaco, Praga, Budapest e Stoccolma.

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