I LOVE POKE A QUOTA CENTO

Con l’apertura di Assago prevista per oggi, 4 marzo, il format raggiungerà il traguardo delle 100 aperture
I LOVE POKE A QUOTA CENTO

Dal primo al centesimo in poco più di quattro anni. E per primo si intende la prima pokeria in assoluto aperta in Italia, nel 2017, che ha di fatto creato il trend del poke nel nostro paese, alla quale ne sono seguite altre… 99. Ma ovviamente non finisce qui.

QUOTA 100

I Love Poke raggiungerà quota cento store in Italia con il nuovo punto vendita di Assago (MI): uno spazio di 120 mq, in un’area commerciale ben frequentata, che includerà venti posti a sedere interni e altri venti nel dehors.

Una pietra miliare nel piano di sviluppo del brand che dopo gli stop imposti dalla pandemia, infatti, dal mese di maggio 2021 è ripartito con grande slancio portando all’apertura in soli dieci mesi di ben 80 nuovi punti vendita sul territorio nazionale (caso per ora unico nel settore della ristorazione).

NUMERI IMPORTANTI

La centesima apertura arriva all’inizio di un anno che per la catena fondata da Rana Edwards e Michael Nazir Lewis si prospetta ricco di obiettivi da raggiungere.

Dopo aver chiuso il 2021 con un giro d’affari di 40 milioni di euro, un Ebitda stimato superiore al 20% e ben 5 milioni di bowl vendute, il format desidera alzare l’asticella un po’ puntando al raddoppio del fatturato. Un traguardo da raggiungere grazie all’apertura di nuovi store non solo in Italia, ma anche all’estero (è in programma l’approdo in diversi paesi europei, tra cui Francia, Germania, Inghilterra e Polonia) per un totale di ulteriori cento punti vendita. Indubbiamente un piano di sviluppo molto importante che determinerà di conseguenza nuovi posti di lavoro: nel 2022 si stima infatti un ampliamento dell’organico con l’inserimento di ulteriori 500 persone.

LA FORZA DELLA FILIERA

“La nostra catena è costruita su modello americano. Anche se nell’ultimo periodo abbiamo affrontato diverse problematiche, tra cui quelle legate all’aumento dei costi e alla disponibilità della materia prima, nonché al caro trasporti, siamo stati in grado di superarle grazie alla nostra organizzazione di supply chain, al nostro centro di produzione centralizzato, e al nuovo centro di logistica che offre servizi a tutta la catena. Ciò ci permette di essere allo stesso tempo il fornitore e il distributore di noi stessi e garantire così il controllo diretto dell’origine dei prodotti, seguire la materia prima dalla a alla z, essere consapevoli e sicuri di ciò che serviamo. Nonostante le difficoltà, quindi, abbiamo continuato ad andare avanti e il nostro obiettivo è crescere ancora nei prossimi anni”, dichiarano Rana Edwards e Michael Nazir Lewis.

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