Ferrero, 12,7 miliardi di ricavi: primo Nutella Cafè in Italia?

Secondo i rumors, potrebbe aprire a Firenze il format presente a Chicago. A New York lo store in Union Square è stato chiuso lo scorso anno. Alla capogruppo Ferrero International fanno capo 107 aziende e 32 stabilimenti
Ferrero, 12,7 miliardi di ricavi: primo Nutella Cafè in Italia?

Ricavi in crescita per il gruppo Ferrero. La capogruppo Ferrero International SA, con sede in Lussemburgo, ha comunicato il 10 febbraio l’approvazione del bilancio consolidato chiuso il 21 agosto 2021 e relativo all’anno fiscale 2020/21. Il fatturato consolidato è stato pari a 12,7 miliardi di euro, facendo segnare una crescita del 3,4% anno su anno.

IL CONTRIBUTO DEI GELATI

La crescita, secondo quanto riporta Ferrero International, è il frutto del consolidamento delle quote di mercato nella maggior parte delle regioni in cui opera il gruppo. In particolare, sono aumentate le vendite in paesi quali Francia, Germania e Cina.

In evidenza alcuni tra i marchi iconici del mondo Ferrero, come Ferrero RocherKinder BuenoKinder Joy Kinder Chocolate. Al risultato hanno inoltre contribuito i nuovi prodotti lanciati durante l’ultimo anno fiscale, come i gelati Ferrero Rocher e Raffaello.

ARRIVA NUTELLA CAFÈ IN ITALIA?

Nel frattempo, potrebbe arrivare in Italia il primo Nutella Cafè e la città scelta per l’apertura potrebbe essere Firenze. Il condizionale è d’obbligo perché non c’è nessuna conferma da Ferrero: il rumor è trapelato in occasione del World Nutella Day dello scorso 5 febbraio.

A oggi, l’unico Nutella Cafe in attività è quello di Chicago, inaugurato nel 2017 in Michigan Avenue. È stato invece chiuso l’11 febbraio 2021, tre anni dopo l’inaugurazione, il locale di Union Square a New York.

SHOP ONLINE CON PRODOTTI BESPOKE

Ferrero ha lanciato il proprio shop online realizzandolo in collaborazione con Deliverti, società del gruppo Ad Maiora incaricata di sviluppare e gestire il canale. Composto da un Nutella Shop e da un Kinder Shop, lo store offre prodotti come la Nutella personalizzata con il proprio nome (in vendita a 11 euro), il Kinder cioccolato con la foto del proprio bambino nella confezione (13 euro la confezione) e diverse special box stagionali.

La collaborazione con Deliverti è iniziata dalla creazione di un’interfaccia di facile utilizzo per gli utenti e con un processo di navigazione semplice e rapido. “L’innovazione di questo progetto sta nel rendere unico il prodotto per il lancio di un nuovo canale distributivo, disintermediando il rapporto con il consumatore”, ha commentato il ceo di Deliverti, Fabio Scalet.

I NUMERI DEL GRUPPO

Il bilancio di Ferrero International consolida 107 aziende e 32 stabilimenti di produzione in tutto il mondo. La distribuzione dei prodotti Ferrero avviene in 170 nazioni, con vendita diretta o tramite distributori. La forza lavoro media del gruppo nell’esercizio 2020/2021 è stata di 34.374 dipendenti, in aumento rispetto ai 34.121 dipendenti del 2019/2020. L’organico al 31 agosto 2021 ammontava a 38.767 dipendenti, rispetto ai 37.122 del 31 agosto 2020.

Ferrero International è presieduta da Giovanni Ferrero; il CEO della società è Lapo Civiletti. “Nonostante le incertezze causate dalle misure restrittive legate al Covid-19 che hanno colpito l’anno fiscale 2020/2021 in tutto il mondo” – si legge nel comunicato – “il Gruppo Ferrero si è rapidamente adattato alle sfide derivanti dalla pandemia. Dando priorità alla salute e alla sicurezza dei consumatori e dei dipendenti, il Gruppo Ferrero è stato in grado di dimostrare agilità e resilienza per garantire la continuità operativa e fornire prodotti ai propri consumatori”.

LE OPERAZIONI RILEVANTI

Nell’ultimo anno fiscale, il Gruppo Ferrero ha acquisito il 100% del capitale sociale di Eat Natural, produttore britannico di barrette di cereali di alta qualità, muesli tostato e granola, operante nel segmento di mercato degli snack a base di frutta e noci, con l’obiettivo di espandere l’impronta complessiva del gruppo e l’offerta di prodotti.

Ha inoltre portato a termine alcune iniziative chiave quali: aumentare gli investimenti nei suoi marchi iconici, rafforzare le attività interne di R&S e, per un altro anno consecutivo, investire nel miglioramento e nell’espansione dei propri stabilimenti, impianti e attrezzature. È stata infine aumentata la capacità produttiva, con investimenti complessivi pari a 839 milioni di euro. I principali hanno riguardato gli immobili, impianti e macchinari degli stabilimenti presenti in Italia, Germania, Stati Uniti e Polonia, con una spesa complessiva di 757 milioni di euro.

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