Cigierre, a Wiener Haus ecco la “birra solidale”

Per ogni boccale acquistato dal 18 novembre al 31 gennaio l'azienda donerà 50 centesimi ad “Azione contro la fame”, Ong attiva nel contrasto alla malnutrizione infantile nel mondo
Cigierre, a Wiener Haus ecco la “birra solidale”

Fare la propria parte nella lotta alla malnutrizione sarà possibile anche gustandosi un semplice boccale di birra. È la nuova iniziativa di Cigierre – Compagnia Generale Ristorazione spa – realtà italiana di riferimento nello sviluppo di ristoranti tematici – che quest’anno si unisce alla settima edizione di Ristoranti contro la fame con il format Wiener Haus, catena di ristoranti birrerie.

Fino al 31 gennaio, i clienti dei 28 locali ispirati alla tradizione culinaria mitteleuropea potranno contribuire alla causa acquistando una cosiddetta “birra solidale” e devolvendo 50 centesimi per la messa in opera di progetti finalizzati alla sicurezza alimentare. Donazione che verrà in automatico “raddoppiata” dall’azienda. 

OLTRE 100 RISTORANTI NELLA CAMPAGNA

Wiener Haus si aggiunge quindi agli oltre 100 ristoranti presenti su tutto il territorio nazionale già coinvolti nella campagna, tra i quali anche quelli di alcuni nomi noti della ristorazione italiana, come gli stellati Claudio Sadler e Cristina Bowerman

Per una realtà impegnata nella ristorazione come Cigierre occuparsi di temi legati alle problematiche alimentari è centrale”, ha commentato Marco Di Giusto, fondatore e amministratore delegato dell’azienda. “La pandemia ha reso drammatica una situazione già grave che oggi riguarda più di due milioni di famiglie del nostro Paese: per questo è fondamentale lavorare in prima linea per la sensibilizzazione di clienti, partner e fornitori”, ha continuato Di Giusto. “Crediamo molto in iniziative come queste che, al di là delle difficoltà attuali, sostengano la creazione di reti di collaborazione e fungono da moltiplicatori di solidarietà”.

Da qui l’idea di trasformare la birra, da sempre simbolo di convivialità e condivisione, in un mezzo solidale al servizio di coloro che non possono permettersi di nutrirsi a sufficienza o in modo sano ed equilibrato. 

Con i proventi di questa edizione, l’organizzazione sosterrà un progetto in Sahel che grazie alla combinazione di immagini satellitari e dati raccolti dai pastori permetterà di monitorare la siccità e guidare gli allevatori verso pascoli più fertili. Realizzerà in India degli “orti giardino” per emancipare i più vulnerabili dall’insicurezza alimentare e assicurerà ai rifugiati in Libano l’accesso ai beni di prima necessità.

In Italia, invece, l’Ong metterà in pratica un progetto pilota che assicurerà a 50 famiglie economicamente fragili della periferia milanese un contributo alla spesa settimanale, una buona educazione alimentare e la formazione necessaria a migliorare capacità personali, sociali e professionali utili a favorire l’autonomia e, di conseguenza, la sicurezza alimentare a lungo termine. 

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