Premiscelati: Chandon lancia Garden Spritz, nuovo drink ready-to-serve

La maison argentina punta sul consumer’s mood con un prodotto dagli aromi estivi fatto con materie prime bio. Gli operatori: “mercato non facile”
Premiscelati: Chandon lancia Garden Spritz, nuovo drink ready-to-serve

Il mondo dell’aperitivo e del beverage punta con decisione all’happy hour domestico. La maison argentina Chandon – nata da un’intuizione di Robert-Jean de Vogüé, allora presidente di Moët & Chandon – ha lanciato sul mercato il nuovo aperitivo ready-to-serve Garden Spritz.

Presentato in anteprima a Milano e prossimamente al Vinoforum di Roma, ha una base di cuvée Brut dello spumante Chandon da uve Chardonnay, Pinot Noir e Sémillon coltivate ad un’altitudine di circa 1.000m nella tenuta di Mendoza.

Chandon Garden Spritz è già presente sulle piazze di Milano e di Roma, tra cocktail bar, enoteche e café, ma è accessibile in tutta Italia sugli scaffali delle enoteche e online su Tannico, Winelivery, Callmewine, Cosaporto, Vino.com e Rinascente.

RICERCA E QUALITÀ DELLE MATERIE PRIME

La totalità delle uve utilizzate da Chandon per i suoi prodotti sono raccolti a mano in vigneti coltivati tra i 1000 e i 1650 metri di altitudine. Prima dell’assemblaggio con in Garden, i vini base maturano per almeno sei mesi. Quello utilizzato per Garden Spritz è il Chandon Brut, nominato miglior vino spumante argentino al concorso Cswwc 2020.

Con una gradazione alcolica di 11,5° e il 50% di zuccheri in meno rispetto ai classici drink da aperitivo, Garden Spritz è composto da un mix di spezie per note aromatiche legnose e calde, erbe e piante per note aromatiche, erbacee, bucce d’arancia per le note aromatiche amare ottenute da frutti a coltivazione sostenibile e senza pesticidi residui.

Tutti gli ingredienti vengono macerati lentamente (da 6 settimane a 6 mesi) mesi e non è utilizzato alcun aroma o colorante artificiale. Nelle varie fasi di produzione vengono usati esclusivamente gli antociani naturali della buccia dell’uva, i composti di colore che conferiscono a Garden Spritz la sua colorazione color pesca che può virare al rosa pallido. Ci sono voluti 4 anni e 64 proposte prima di arrivare alla ricetta definitiva.

MERCATO NON FACILE

Il segmento di mercato in cui entra Chandon è in crescita, ma non è certo facile. E oggi, più che affollato, sembra dominato da un big player: il gruppo Campari.

Chandon è un brand internazionale che ha lavorato sicuramente molto sulla qualità degli ingredienti e del mix – osserva Francesco Bruno Fadda, curatore della guida Spirito Autoctono – e si tratta di un’operazione commerciale che avrà successo. Al momento l’unico competitor nel mondo dell’aperitivo premiscelato è Aperol, la cui posizione è solida e per ora non attaccabile. L’aperitivo premiscelato però è una utility che è di grande aiuto ai baristi e sta diventando un trend modaiolo a discapito dei cocktail. Da noi in misura minore, ma basti pensare che i low e zero alcool stanno spopolando nei paesi nordici. Del resto, la pandemia e il lockdown hanno cambiato le nostre abitudini: si stanno sempre più creando momenti dedicati al bere in casa, e l’acquisto di premiscelati è un’ottima soluzione perché sono più economici rispetto a un drink al bar e basta aggiungere solo il garnish. Questa tendenza è evidenziata dai numeri: in due anni di pandemia Aperol ha triplicato la distribuzione”.

È con un pizzico di stupore che osservo questa nuova politica di alcuni grandi brand – osserva Antonio Varotto, bartender della pizzeria con american bar Maiori di Cagliari – che per inserirsi nel segmento della miscelazione sfruttano la riconoscibilità del marchio. Credo non sia sempre un aspetto positivo, ci sono altri casi di idee commerciali in linea con quella di Chandon che non hanno dato i risultati sperati. Come bartender ammetto che potrebbe incuriosire l’utilizzo di Garden Spritz su drink sparkling, il bere pronto e la bassa gradazione alcolica sono trend di moda, ma va prima capito il ‘contenuto’ della bottiglia, che forse non andrà oltre la curiosità degli operatori di settore”.

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