Terre Cevico, spinta sul bio e progetti di espansione a sud

La coop presieduta da Marco Nannetti ha superato i 30.000 quintali di uva biologica. Al via i lavori per il nuovo magazzino logistico di Forlì
Terre Cevico, spinta sul bio e progetti di espansione a sud

Il focus di Terre Cevico è l’innalzamento del posizionamento. Un obiettivo già avviato attraverso l’ingresso nel gruppo cooperativo romagnolo di marchi premium come Medici Ermete nell’ambito del Lambrusco reggiano e di Montresor per i grandi vini della Valpolicella.

Obiettivo sud

Oggi Terre Cevico ha sede e cuore in Emilia Romagna ma opera in Valpolicella nel Veneto, nel Collio in Friuli Venezia Giulia e in Salento nella Puglia. In prospettiva, continueremo ad acquisire quote di mercato consolidando la nostra strategia di multi regionalità, attraverso partnership con realtà esistenti e posizionate a sud della Puglia” afferma Marco Nannetti, presidente del gruppo cooperativo con sede a Lugo di Romagna.

Nell’anno fiscale 2020-21, Terre Cevico ha raggiunto i 164,3 milioni di fatturato aggregato, +3,22% sull’esercizio precedente, per il 38% grazie all’export che valeva 52 milioni di euro.

Crescita in nord Europa

Le novità portate al Vinitaly riguardano principalmente i progetti legati alla sostenibilità: nuove etichette bio, etichette a bassissimo livello di solfiti aggiunti, prodotti certificati Equalitas. La valorizzazione di Terre Cevico riguarda sia i marchi distribuiti nel canale Horeca (Rocche Malatestiane, Tenuta Masselina, Romandiola, Montresor, Medici Ermete, Masseria Borgo dei Trulli) che oggi assicura 10 milioni di ricavi soltanto in Italia, sia quelli per la grande distribuzione organizzata. All’estero, la coop sta sviluppando un lavoro intenso con i monopoli del nord Europa.

Il nostro impegno in ambito bio e sostenibilità ci sta premiando in questi mercati, dove il prodotto più richiesto è il nostro Sangiovese” precisa Nannetti. La quota del bio sulla produzione totale è ancora relativamente bassa ma sta crescendo, e Nannetti evidenzia un paio di dati: “Abbiamo superato i 30.000 quintali di uva biologica raccolta, pari a oltre mezzo milione di bottiglie, in buona parte vincolata alla nostra linea B.Io” dice il presidente.

Rivoluzione logistica

Intanto è in pieno corso il piano di sviluppo industriale fissato per il periodo 2020/2024. La prossima settimana prenderanno il via i lavori per la realizzazione di un nuovo magazzino logistico a Forlì e che aprirà la strada a un progetto più ampio con la completa ristrutturazione del comparto logistico attraverso la creazione di magazzini automatizzati: si punta al contenimento energetico e alla sostenibilità in ogni ambito, dalla terra alla movimentazione delle bottiglie destinate al mercato interno e all’estero. La fine dei lavori è prevista per il 2026.

La centralità del tema sostenibilità declinata negli ambiti etico, economico ed ambientale è stata evidenziata dalla quarta edizione del Bilancio di sostenibilità presentata durante l’ultima assemblea generale del gruppo e redatta secondo le metodologie ed i principi previsti dai GRI Sustainability Reporting Standards. Il perimetro di rendicontazione analizzato è aumentato nel tempo e oggi include società controllate, consolidate integralmente, ed un’accurata analisi di tutta la filiera delle cooperative di base, le Cantina dei Colli Romagnoli e Le Romagnole.

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