Lotteria degli scontrini, un’opportunità colta a metà

Nella prima settimana dell'iniziativa varata dal governo ancora molti esercenti sono tagliati fuori. Bene la Gdo, al rallentatore il retail tradizionale. C'è tempo fino ad aprile per gli adeguamenti ai registratori

A una settimana dal via ufficiale, la lotteria degli scontrini vive ancora un andamento altalenante. Molti esercenti non hanno provveduto all’adeguamento dei registratori di cassa, altri sono completamente all’oscuro dell’iniziativa, mentre i clienti, desiderosi di cogliere una nuova opportunità dopo quella offerta dal cashback di Natale, sono spesso ostacolati da barriere tecnologiche per le quali non hanno alcuna responsabilità.

IL DIVARIO TRA GDO E RETAIL TRADIZIONALE

La differenza più evidente resta quella tra la Gdo e i piccoli esercenti. Se, nel primo caso, la misura varata dal governo per incentivare gli acquisti fisici senza utilizzo del contante sembra aver già attecchito, tutt’altro si può dire per il retail tradizionale. Il 97% degli acquisti finora collegato alla lotteria degli scontrini proviene, infatti, dalla grande distribuzione, ancora una volta confermatasi trendsetter dal punto di vista dell’innovazione tecnologica.

UN BIGLIETTO PER OGNI EURO DI ACQUISTO

Vale la pena ricordare brevemente il funzionamento della riffa di Stato, ideata nel tentativo di bilanciare un peso degli acquisti decisamente spostatosi a favore dell’online in un momento complessivo di grande difficoltà per i consumi. Dopo aver ottenuto il proprio codice personale sul portale lotteriadegliscontrini.gov.it, esibendolo si riceve un biglietto della lotteria per ogni euro di acquisto fatto utilizzando un pagamento digitale, fino a un massimo di mille biglietti per ogni scontrino di importo pari o superiore a mille euro.

PREMI SIA PER IL CONSUMATORE CHE PER IL NEGOZIANTE

Sono sclusi dalla lotteria i ticket restaurant, i pagamenti misti (parte in contante e parte in moneta elettronica), oltre agli acquisti che prevedono che il consumatore richieda all’esercente l’acquisizione del proprio codice fiscale per usufruire di detrazioni o deduzioni (per esempiogli acquisti dei medicinali). Le estrazioni, in ogni caso, premiano sia il consumatore che il negoziante

MANCA L’ADEGUAMENTO PER MOLTI REGISTRATORI

Per far sì che l’operazione vada a buon fine è, però, necessario, che l’esercente sia dotato di un lettore ottico (seppur solo consigliato) e di un registratore telematico che consenta la trasmissione del codice abbinato all’acquisto. Il problema nasce nel momento in cui l’adeguamento dei registratori di cassa, che per legge dovrebbe essere completo entro il primo aprile, è ancora in alto mare. Per Confcommercio, oltre la metà non è stata aggiornata. Secondo Confesercenti sarebbero uno su tre. Custom, società leader nella produzione di soluzioni integrate per il retail, ha spiegato a Food Service come attualmente siano 125 mila i suoi registratori aggiornati sul suolo nazionale, su un totale di 360 mila distribuiti tra le differenti attività.

CONSUMATORI CONTRO I COSTI DA SOSTENERE

Diversi esercenti lamentano come i costi di adeguamento, nell’ordine di qualche centinaio di euro, siano poco sostenibili da parte attività di già fiaccate da mesi di pandemia e costrette oltretutto a fare a meno dell’agevolazione inizialmente prevista da parte del governo. Tuttavia, per semplificare le cose, c’è chi, come Custom, predispone un aggiornamento del firmware da remoto, attraverso il servizio Custom4U.

PRIMO APRILE SCADENZA ULTIMA PER L’ADEGUAMENTO

Entro il primo aprile i negozianti dovranno adeguarsi alle norme, ma non saranno obbligati a rilasciare i biglietti. Se inizialmente erano previste sanzioni per chi non accettava il codice lotteria esibito dai clienti, queste sono state in un secondo momento eliminate e chi viene meno non verrà punito in alcun modo. I clienti possono limitarsi a segnalare (a partire dall’1 marzo) il negoziante che si è rifiutato: segnalazione che potrà dare uno spunto per un eventuale controllo fiscale all’Agenzia delle Entrate, ma nulla più.

Gli esercenti che non aderiscono sbagliano: dovrebbero intendere la la lotteria degli scontri come un’opportunita e un’occasione di riscatto“, spiega Alessandro Mastropasqua, Corporate Marketing & Press Communication Manager di Custom, “purtroppo, malgrado il grande lavoro svolto in tal senso, l’informazione sull’iniziativa è ancora carente e deficitaria. Confidiamo che siano i clienti, con i loro comportamenti d’acquisto, a spingere i negozianti a una piccola rivoluzione. che potrà soltanto far bene a entrambi“.

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