IVS Group, la pandemia penalizza il fatturato del primo trimestre

Al 31 marzo 2020, il fatturato dell’azienda leader in Italia e secondo operatore europeo nella gestione di distributori automatici è calato del 12,3%
IVS Group, la pandemia penalizza il fatturato del primo trimestre

Il vending è certamente uno dei settori più colpiti dal lockdown conseguente alla pandemia del coronavirus. Le società del settore hanno patito pesantemente la chiusura di scuole e uffici, a cui si è aggiunta la forte limitazione degli spostamenti nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti. IVS Group, leader italiano e secondo operatore in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici, la cui attività si svolge principalmente in Italia (80% circa del fatturato), in Francia, Spagna e Svizzera, con circa 202.000 vending machine gestite e più di 15.000 aziende ed enti serviti, ha fatto registrare un fatturato consolidato nel 1° trimestre 2020 di 100,1 milioni di euro, con un calo del 12,3% rispetto ai 114,2 milioni del 2019.

RIDUZIONE IN TUTTI I PAESI IN CUI OPERA

I ricavi calano del 15,3% in Italia, del 18,2% in Spagna, del 7,8% in Francia, del 18,1% in Svizzera. In lieve aumento, +2,6%, il fatturato della CGU Coin Service, in virtù del consolidamento di Moneynet (acquisita a luglio 2019), mentre calano i ricavi del business principale della moneta metallica e della moneta digitale della controllata Venpay.

Come sottolineato in apertura, i cali del fatturato nelle diverse aree di business sono ovviamente legati principalmente allo scoppio della pandemia Covid-19 e dal conseguente forte rallentamento, in alcuni casi blocco totale, seppure con diverse tempistiche area per area e paese per paese, di molti settori di clientela a cui si rivolgono le attività del gruppo IVS. Il calo del fatturato è iniziato sensibilmente in Italia nell’ultima parte di febbraio 2020 e si è intensificato e allargato progressivamente nel mese di marzo.

Il numero totale di erogazioni a marzo 2020 è stato pari a 186,2 milioni rispetto a 220,8 milioni del marzo 2019 (-15,7%). Anche nel contesto eccezionale di mercato, nel primo trimestre 2020 IVS mostra sempre un tasso di acquisizione complessivo di nuovi clienti superiore al relativo churn rate. Il prezzo medio delle erogazioni del trimestre è salito 47,4 euro rispetto ai 47,1 euro dell’analogo periodo 2019 (+0,6%).

L’aumento del prezzo medio risente negativamente della chiusura e/o del forte calo dei volumi nei segmenti di mercato public e travel che tradizionalmente presentano prezzi medi e valore aggiunto più alti.

Nel primo trimestre 2020 sono state perfezionate in Italia due acquisizioni per un Enterprise Value complessivo di circa 0,7 milioni di euro, con un contributo pro rata temporis al fatturato inferiore a 0,1 milioni di euro, oltre all’affitto di un ramo d’azienda in Sicilia operante principalmente nel segmento OCS che contribuito pro rata temporis al fatturato per 1,7 milioni di euro.

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